I lavori di finitura in ambito edilizio sono una serie di attività che, prese singolarmente, possono essere spesso riconosciute come quelle facenti parte dell’ambito delle ristrutturazioni. È una finitura l’imbiancatura, così come la posa di un pavimento o la piastrellatura di una parete; ma allora cosa distingue i due tipi di intervento?
Possiamo dire che una prima differenza sostanziale fra la finitura e la ristrutturazione sta nella sistematicità e nell’articolazione del lavoro. Se in una ristrutturazione si sta modificando un sistema, e quindi si svolgono diversi lavori – ad esempio, per rifare una cucina, ci si trova a dover rompere i muri, realizzare nuove tracce per l’impianto elettrico, posare quindi nuove piastrelle o intonacare e imbiancare il resto delle pareti negli interventi di finitura si sta operando in un ambito molto più preciso e limitato: la sola posa di un nuovo parquet, oppure l’applicazione di una nuova tappezzeria su tutte le pareti. La finitura inoltre, soprattutto nel caso degli interni, ha solitamente un obiettivo non soltanto funzionale ma anche estetico, e va a sovrapporsi spesso all’ambito del design e della decorazione.
Le lavorazioni edili riconducibili all’ambito della finitura di interni sono essenzialmente divise in quattro categorie:
Le lavorazioni edili legate al concetto di finitura di esterni sono riconducibili a due fondamentali categorie:
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